La psichiatra di Wulf Dorn - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo di “La psichiatra”, romanzo scritto dal fenomenale Wulf Dorn.
La vicenda è narrata in terza persona e di base racconta gli avvenimenti che riguardano la dottoressa Ellen Roth, psichiatra presso un’inquietante struttura chiamata Waldklinik.

In seguito all’improvvisa partenza di un collega, la dottoressa Roth prende in carico alcuni dei suoi pazienti, inclusa la sconosciuta appartenente alla stanza numero 7.
Sin dal primo momento, la dottoressa Roth capisce che questo soggetto non sarà affatto un caso semplice.
La donna presenta lesioni e ferite su tutto il corpo e il suo comportamento, introverso e terrorizzato, lascia intendere che è stata per molto tempo vittima di abusi e percosse.
Per nulla loquace, tutto ciò che riesce a pronunciare è qualche parola confusa in merito ad un presunto uomo nero.

“L’Uomo Nero, l’Uomo Nero. Chi ha paura dell’Uomo Nero?” disse la donna con voce infantile. Poi scoppiò in una risata folle, scoprendo una fila di denti anneriti.
“Il personaggio delle favole?”
La donna sgranò gli occhi. “ se arriva, noi corriamo via!” fissò Ellen con espressione disperata. “ ma non si può scappare dal lui. non è possibile. È troppo furbo.”

Questa paziente sembra coinvolgere Ellen più del solito, soprattutto sul piano emotivo, ecco perché di lì a poco accetta l’aiuto di un collega per avere un parere oggettivo sulla donna. Proprio il giorno seguente, però, la paziente sparisce nel nulla e con lei la sua cartella clinica. Possibile che si tratti di un caso?

“Che cosa sta succedendo? Dov’è la donna?”
“Non è qui” lui scrollò le spalle. “E non c’era neppure ieri sera.”
Ellen provò un crampo allo stomaco. Come quando un ascensore si ferma bruscamente durante la salita. “Non è possibile. Ho parlato con lei proprio ieri pomeriggio.”
“Non so con chi tu abbia parlato in questa camera, ma di certo non era una paziente di questo reparto. Di sicuro non era ricoverata in questa camera.”

Ellen non molla e dopo la scomparsa della donna cerca di scoprire quanto più possibile su di lei. Era una paziente di Chris, tutte le informazioni appuntate anche da lui non possono essere svanite improvvisamente.
Come ulteriore conferma della sua ipotesi, Ellen inizia a ricevere spaventosi messaggi dall’Uomo Nero.

In una corsa contro il tempo la dottoressa dovrà scoprire l'identità dell’Uomo Nero, solo in tal caso, lui non ucciderà la donna.

“Il fatto che io la veda sempre nei miei sogni e che questi sogni siano tanto surreali significa che sto perdendo la ragione? Che sto impazzendo?”
Il professore sorrise. Profondi solchi gli scavarono le guance. “I sogni sono sempre surreali, è nella loro natura. Del resto si trovano al di là della realtà. In questo senso tutti i sogni possono definirsi una fuga dalla pazzia. Tuttavia non credo, per rispondere alla sua seconda domanda, che lei sia malata di mente, mia cara. Lei è… ecco, diciamo, un po’ confusa e deve ritrovare la giusta via. Tutto qui.”

Riuscirà Ellen a smascherare l’Uomo Nero?

Come sempre Wulf Dorn si distingue per la sua imprevedibilità. In più punti vi illuderete di aver risolto il mistero, ma non sarà così.
La descrizione dei paesaggi e della struttura sono così accurati e inquietanti da teletrasportare il lettore in un perfetto film dell’orrore. Alcune scene presenti nel romanzo non sono adatte ai deboli di cuore ed io per prima, solitamente imperturbabile, ne sono stata toccata.

I personaggi purtroppo non sono particolarmente approfonditi e questa è forse l'unica pecca.

Verso la metà del libro la storia diventa così avvincente e coinvolgente che vi ritroverete a leggere i ringraziamenti con affanno. “La psichiatra” è una lettura che mi sento assolutamente di consigliare nella speranza che vi stupisca esattamente come ha fatto con me.