Deception di Barbara Bolzan - Recensione

Cari lettori, scrivere la recensione di questo romanzo è un'impresa davvero ardua. La trama è un mix di mistero e mille domande, in cui nulla è certo e tutto messo in discussione, mentre le vicende sono invece un susseguirsi di fatti e rivelazioni, intrighi e scoperte che personalmente ritengo più corretto che il lettore scopra da sé. Proprio per questo oggi vi parlerò in modo molto evanescente ed astratto di Deception, terzo volume della Rya Series di Barbara Bolzan, edito Delrai Edizioni.

Alla fine di Sacrifice l'autrice ci ha lasciato nell'incertezza e nel caos più totale e saranno proprio questi i primi sentimenti a trapelare dalle pagine iniziali.
Il lettore avrà modo di scontrarsi con una Rya confusa, in cui realtà e sogno si mescolano insieme e l'unico modo per capire cosa sia realmente accaduto sarà mettere poco per volta tutti i tasselli del puzzle al loro posto.
Dallo sguardo delle persone che circondano il letto in cui Rya era stata lasciata a riposare, e dall'abito nero appeso al muro che la attende, una cosa è sicura: Re Boldric è morto.

Nemi e Niken, fianco a fianco, avevano affrontato il sovrano di Idrethia ed erano sopravvissuti. Avevano vinto. Oltre il paravento, appeso a un gancio del muro, c'era il prezzo che io pagavo per quella vittoria: un abito nero e veli a tinte fosche.

La mente di Rya è una tempesta di pensieri. Se da una parte non può che essere dispiaciuta per quel pover uomo, nonché unica chiave che le avrebbe permesso di aprire la porta che collega l'Idrethia e Temarin, dentro di sé però sa che una parte di lei è colpevole della sua morte tanto quanto di chi si è sporcato realmente le mani.
Nel profondo della sua anima non può dimenticare quanto il suo cuore abbia scalpitato all'idea di vedere Nemi vincere ad ogni costo. Anche a condizione di pagare con la vita del suo stesso sposo.

In fin dei conti, non avevo forse sperato che il capo dei ribelli avesse la meglio su mio marito?

Purtroppo però Rya non può perdere tempo e farsi risucchiare da questo vortice di pensieri. Le conseguenze della morte di Boldric, a prescindere da tutto, sono tante, troppe e gravano principalmente su di lei e sul suo futuro.
Lei, che era appena tornata a corte, nel regno dorato, nello sfarzo e nel lusso.
Lei, che con il suo ritorno aveva garantito nuovamente ai Niva e al suo regno, Temarin, la salvezza.
Lei, che con la piccola Roxile avevano appena trovato un rifugio sicuro e “sano” lontano da quel pantano di melma e degradazione in cui avevano navigato insieme fino a poco tempo prima.
Lei, che ora è tornata di nuovo al punto di partenza.

Sulla base di ciò Rya è costretta a lasciare la corte. Ormai il Re è morto, lei non sarà più regina, lei non sarà più nessuno, per il momento.

Con la piccola Roxile e una manciata di persone viene spedita quindi dal nuovo successore al trono in una dimora che, di regale e nobile ha solo il nome. In realtà ciò che le aspetta non è altro che una casa fatiscente e che odora di muffa, in cui il freddo sembra riuscire a penetrare da ogni spiffero ed in cui l'umidità non sembra voler dare loro nemmeno un momento di tregua.
Il paesaggio che le circonda è triste e malinconico, scarno e deprimente. Il clima è eccessivamente rigido in inverno mentre troppo caldo, ma sicuramente più sopportabile, in estate. Economicamente parlando Rya è al limite, ogni mossa è calcolata per poter ad arrivare a fine mese, impresa che con il passare dei giorni diventa sempre più ardua.

Dov'è la sua famiglia ora che ha bisogno di lei? E soprattutto... che ne è stato di Nemi?

Andavo a letto presto. Non avevo motivi per stare alzata. E poi, così facendo, potevo risparmiare sulle candele.
Trascorrevo le giornate aiutando le ragazze a rattoppare gli indumenti. Gli abiti che avevamo trovato nei bauli erano vecchi, mangiati delle tarme e di numero insufficiente. […] Per quanto ancora avremmo potuto tirare avanti, in quelle condizioni? Soprattutto: dov'era la mia famiglia?

Questo romanzo mette tutto in discussione, è davvero incredibile. Rya si era appena rialzata dopo essere crollata ed aver toccato il fondo... ed ora?
Roxile sarà la sua unica ancora di salvezza, anche in Deception la protagonista si impegnerà per lei, cercherà di proteggerla sempre e di amarla senza riserve.
Inoltre, la più piccola dei Niva metterà in luce e mostrerà al lettore in maniera più accurata e precisa il lato del suo carattere opportunista, manipolatore e scaltro.
Rya è cresciuta, è cambiata in maniera quasi totalizzante ed è ora che tutti se ne rendano conto.
Giocherà le sue carte per poter garantire a lei ed alla bambina un futuro al sicuro, per dare continuità al piano che sin dall'inizio lei, Alsisia e Strevj con tanta dedizione stanno coltivando, per far sì che il suo Regno possa continuare a vivere in pace e nell'agio.

In questo romanzo non c'è spazio per il sentimento. L'amore non è una scelta, le emozioni vengono soffocate per fini più grandi ed importanti: la propria salvezza.
Ci sarà un matrimonio, ma non con Nemi.
Ci sarà uno sposo, gentile e premuroso, che sarà la scelta più comoda e semplice.
Ci sarà una famiglia, all'apparenza “normale” e felice, in cui tutto sembra andare per il verso giusto... Ma quanto di tutto ciò è finzione al fine di celare qualcosa di più grande, di imprevisto e soprattutto di ingestibile?

Mi riavvicinai a lui, che sembrava esausto. “Fatti aiutare.”

Il legame di Rya con il sangue del suo sangue, i Niva, in Deception, subirà un radicale cambiamento. Fino a quanto ci si può fidare ed in particolar modo... di chi ci si può davvero fidare?
La protagonista comprenderà ancora una volta che l'unico modo per salvarsi davvero sarà farlo contando solo sulle proprie forze. Dopo un periodo di buio, sonno profondo ed annichilimento Rya tornerà quella che abbiamo avuto modo di conoscere ed ammirare in Fracture. Questa volta però cresciuta, con un bagaglio di importanti esperienze alle spalle ed una mentalità completamente diversa. In più Nemi finalmente farà il suo ritorno... indubbiamente in grande stile!

“Non volete nemmeno dirmi addio?”
“Non ce n'è bisogno: la bambina ed io veniamo con voi.”

Barbara Bolzan è stata davvero brava a non rendere nulla scontato e banale, ma, al contrario, a dare al romanzo quella piega imprevedibile che cattura il lettore pagina dopo pagina. Finalmente verrà svelata l'identità del personaggio di Niken, una figura che sino ad ora aveva creato numerose perplessità e stuzzicato la fantasia dei suoi lettori. Lo stile è come sempre fantastico: fluido, descrittivo, magico. Una delizia per gli occhi e per la mente.

Deception non è un romanzo statico. Nella prima parte forse ha un andamento appena più lento ma, andando avanti e raggiungendo la fine, non si concluderà con un punto bensì con una virgola.
Rivelazioni, suspance, rabbia, avvenimenti del passato che riemergono prepotentemente a galla, personaggi che sia Rya che noi lettori credevamo di conoscere ma che in realtà si rivelano essere tutt'altro, paura, vizi che non se ne vogliono andare del tutto, bugie, amori soffocati... Non fate l’errore di perdervi il terzo volume della Rya Series perchè è un romanzo che merita davvero di essere letto.

Io, nel frattempo, attendo con ansia la pubblicazione del capitolo conclusivo della storia di Rya.