Destini incrociati di Giulia Ross - Recensione

Amy Smith è una ragazza di ventiquattro anni che ha sempre scandito con grande regolarità il suo tempo, programmando alla perfezione ogni impegno e riguardandosi dal doverlo modificare.
La sua routine prevede: lavorare con indosso un grembiule rosa confetto al Quality Cafè, alternare le pause pranzo da comodamente seduta su una panchina dell'Helen's Park ad un ristorante cinese, il Rad Dragon, ed infine il venerdì andare alla Hudson Pharmaceutics da Brian, colui che diventerà poi il suo patrigno.

Un altro campo che Amy è sempre pronta a tenere sotto controllo è quello sentimentale. Le sue storie, fino ad ora, sono sempre state molto brevi, al massimo di cinque mesi, principalmente perché la protagonista nasconde dei segreti, delle cicatrici così profonde che, nonostante ormai sia passato molto tempo, continuano a macchiare la sua anima, impedendole di splendere.

Questi demoni non le danno tregua, anzi, la costringono a svegliarsi la notte in un bagno di sudore e di paura, facendola chiudere a riccio nel suo silenzio, con la speranza di riuscire a placare il suo spirito ferito e inibendo la possibilità di essere totalmente sincera con gli altri.

“Erano troppe notti, da mesi ormai, che i sogni si dipingevano di nero e che tutte le paure risorgevano come anime dannate per tormentarmi.”

Ma cosa succederebbe se per uno scherzo del destino la routine di Amy venisse sconvolta per sempre?

Un giorno, mentre Amy si sta dirigendo a fare una commissione di lavoro, si ritrova per caso invischiata in qualcosa di più grande di lei e, per guadagnare qualche soldino in più, accetta di girare una piccola clip in cui deve semplicemente abbracciare uno sconosciuto.
Per chiunque altro tutto ciò sarebbe semplice ed emozionante, ma non per Amy, la quale ha sempre avuto grandi difficoltà ad interagire con gli altri.
Durante la registrazione, presa dall'agitazione, sta quasi per tirarsi indietro, ma improvvisamente lo sconosciuto fa il primo passo: allunga la mano verso di lei in un gesto che sembra la cosa più naturale del mondo ed in un attimo Amy si ritrova circondata dalle sue braccia, custodita come se fosse un oggetto prezioso e tranquillizzata con delle carezze delicate come i petali di un fiore.

“La stanza si sgretolò sotto i miei piedi e lo staff televisivo scomparve nel nulla. L'unica cosa che riuscii ad avvertire chiaramente era il calore di quella stretta, forte e delicata assieme. Ero avvolta da pura energia: mi stava trafiggendo come i raggi del sole attraversano ogni cosa. Un fuoco così intenso da intimidire il ghiaccio cresciuto attorno alla mia anima negli anni più bui della mia vita.”

Il contatto viene poi bruscamente interrotto ed Amy non può fare altro che tornare al Quality Cafè con mille domande che le frullano per la testa.
Ma quando il giorno dopo, mentre siede al solito tavolo del Rad Dragon, si ritrova davanti lo sconosciuto del giorno prima intento a prendere le sue ordinazioni e a fare due chiacchiere con lei, Amy rimane scioccata.
Scopre che lo sconosciuto si chiama Cai e che lui, pur non sapendo il suo nome, l'ha sempre osservata ogni qual volta Amy andava a mangiare lì.

«Vieni qui ogni martedì e giovedì, più o meno alla stessa ora. Entri nel ristorante e ti siedi sempre a questo tavolo vicino alla finestra», iniziò serio. «Indossi questa buffa uniforme rosa, ma a volte ti dimentichi di togliere il grembiule e lo fai qui, borbottando con te stessa. Poi fai le tue ordinazioni e aspetti, guardando i cuochi mentre cucinano, con velata ammirazione». La sua bocca si increspò in un’espressione divertita. «Non parli con nessuno. A malapena mormori le ordinazioni. Spesso, mentre mangi, fai disegni sui tovaglioli. Ho visto nuvole, stelle… una volta però hai disegnato uno spray disinfettante, molto curioso…».

Amy non sa se sentirsi spaventata o lusingata. L'unica cosa certa è che per la prima volta si rende conto di valere qualcosa, di non essere invisibile.

Cai è un ragazzo gentile, dal sorriso genuino e dal cuore aperto.

“Lui il sole, mentre io le nuvole grigie cariche di pioggia...”

Non si fa scalfire dall'iniziale freddezza che Amy manifesta nei suoi confronti, anzi. Inizia addirittura a frequentare il Quality Cafè, ordinando costantemente un thè verde e scrutando Amy di soppiatto.
Così come la goccia, pur essendo piccola in confronto alla vastità del mare non si scoraggia e con costanza e determinazione riesce a raggiungere le profondità più recondite della roccia, così Cai con le sue premure, la sua dolcezza e la sua pazienza riuscirà a raggiungere il cuore di Amy e a rapirlo totalmente.

Finalmente, dopo tanto tempo e un'infanzia costellata da brutti ricordi e terribili esperienze Amy si sente compresa, protetta e amata. La sua anima viene inglobata da quella di Cai, splendente e luminosa quanto il soprannome che gli viene affibbiato, ovvero: “il ragazzo con il sole in tasca”.

I due protagonisti iniziano a condividere tutto: gioie e sorrisi ma anche incubi e paure. Trascorrono sei mesi l'uno alla scoperta dell'altro, cercando di non limitarsi più solo a sopravvivere, provando ad andare oltre quello che c'è stato, nel tentativo di soffermarsi su un presente così meraviglioso da risultare quasi abbagliante e di riuscire finalmente a vivere.

Improvvisamente però l'idillio di spezza.

«Eri mia prima ancora che nascessi. Ero tuo prima ancora di esistere. È un filo rosso quello che ci lega stretti. Cuore contro cuore. Due nell’infinito…».
«Cai…».
[...]«Anche quando non mi vedrai, Amy. Ti proteggerò e ti amerò sempre. Sarò con te e tornerò sempre da te come il sole torna sempre dopo la notte».

Queste sono tra le ultime parole che Amy si sente pronunciare da Cai la sera prima della sua scomparsa. La sera di San Valentino. La sera in cui lei gli apre il suo cuore, confessandogli di amarlo.
Amy è devastata da questa perdita e non riesce a darsi pace.
Riuscirà a far fronte al dolore e a ricominciare tutto da capo?

E se qualche anno dopo incontrasse una persona esteticamente identica al suo Cai, ma caratterialmente completamente diversa? Cosa significa tutto ciò e chi è davvero quest'uomo?

Questo romanzo è veramente ricco.

Ricco di emozioni, dolcezza, passione, lacrime, paura e colpi di scena.
L'autrice sottolinea un aspetto molto importante: quanto il passato possa segnare per sempre una persona. Nonostante poi il tempo scorra, inevitabilmente, costringendoti ad andare avanti, se il tuo percorso è stato intaccato da uno o più eventi dolorosi, di qualsiasi natura, tutto ciò che hai vissuto ti resterà dentro per sempre. Anche se in maniera più flebile sarà per tutta la vita parte di te, condizionando il tuo presente e quelle che saranno invece le tue scelte future. Spesso purtroppo in maniera negativa, fungendo non più da solido terreno e punto di partenza, ma da vento che ti soffia contro, impedendoti di prendere il volo.

“Destini Incrociati” è una storia toccante e commovente, che ti spinge ad avere fede nel destino e a credere nell'immensa forza dell'amore. E' riscoperta di sé stessi, tornare a splendere dopo aver brancolato nel buio, concedersi per la prima volta a qualcuno in maniera totalizzante, alleggerendo il grosso carico che prima eri costretto a portare tutto da solo.

E' perdersi per poi ritrovarsi, questa volta più uniti di prima, questa volta per sempre.