La battaglia delle tre corone di Kendare Blake - Recensione

Buongiorno lettori, oggi vi parlo di un romanzo che mi ha attratta sin dal primo momento in cui ho letto la trama: "La battaglia delle tre corone" edito Newton Compton Editori e scritto da Kendare Blake.

Protagoniste di questa storia sono tre giovani: tre potenziali regine, tre sorelle, tre nemiche. Sull'isola di Fennbrinn ogni regina da alla luce tre gemelle. Le piccole trascorrono solo i primi anni di vita insieme, dopodiché vengono separate per essere addestrate all'anno dell'ascensione che si svolgerà dopo il loro sedicesimo compleanno, in seguito alla festa di Beltane.

L'autrice descrive nel dettaglio ciascuna delle gemelle, permettendo al lettore di inquadrarle, di conoscerle a fondo. Abbiamo Katherine l'avvelenatrice che respira, mangia e beve veleno. Una volta separata dalle sorelle è stata portata al palazzo di Greavesdrak da Natalia Arron, capo degli Arron, stirpe di avvelenatori che da sempre sono al sostegno della regina.
A palazzo Katherine è costantemente accompagnata dal suo fidato serpente e, di recente, anche dal più giovane degli Arron, Pietyr.

"Sembra che mi muova a scatti!"
Katharine scoppia a ridere e lo spinge via. Pietyr atterra di schiena sul tappeto e si unisce alla risata della regina.
"Hai ragione, però. In effetti a volte mi muovo un po’ a scatti. Come un topo" Sorride.

Dopodiché abbiamo Mirabella l'elementalista, che padroneggia con un semplice gesto fulmini, fuoco e vento. La giovane si avvale della guida dell'alta sacerdotessa Luca, donna imparziale che non dovrebbe schierarsi con nessuna delle tre regine. Insieme ad altre sacerdotesse vivono a Rolanth dove, giorno dopo giorno, Mirabella si esercita.

Ultima ma non ultima è Arsinoe, che vive in simbiosi con la natura: è capace di far sbocciare fiori e calmare il più pericoloso degli animali. Questa gemella è sotto la guida di Jules, sua migliore amica nonché giovane più potente tra i naturalisti. Insieme vivono a Wolf Spring dove trascorrono le loro giornate insieme al famiglio di Jules, un enorme puma di nome Candem.

Le potenziali regine vengono istruite sin da piccole a governare i loro poteri e le loro abilità quando queste si manifestano. Tutte e tre di bell'aspetto, sono destinate a diventare delle assassine, perchè l'unico modo che hanno per diventare regine è quello di uccidere le altre sorelle.

Tra le tre la più forte è Mirabella, che però allo stesso tempo è anche la più instabile. E' l'unica ad aver già manifestato le sue potenzialità, ma terribili incubi la portano ad avere delle tremende crisi. Mirabella è buona e tenta in tutti i modi di scappare dal suo destino, perché i ricordi che ha delle sorelle sono più forti ed importanti della sua sete di potere.
Arsinoe è alla continua ricerca di quel particolare che riesca finalmente a far scatenare la sua magia. Tiene molto alla sua vita, i suoi amici sono di quanto più caro possiede e la paura di fallire e non rivederli è così grande da spingerla alla fuga.
Katherine è la più debole, soprattutto perché sin da piccola è stata nutrita con veleni ed è stata sottoposta a diversi esperimenti al fine di farla diventare più forte. Purtroppo però, i frutti di tale trattamento non sono stati quelli desiderati: la potenziale regina, infatti, ora risulta molto magra e fragile, ancora incapace di sopportare le conseguenze degli avvelenamenti, alla quale non si è abituata.

Finalmente dopo tanta attesa la festa di Beltane è arrivata. La fine di questa dà inizio all'anno dell'ascensione e le sorelle hanno trecentosessantacinque giorni di tempo per sbarazzarsi delle altre così da assicurarsi un futuro trionfante.
Durante la cerimonia le regine dovranno accaparrarsi quanti più corteggiatori possibili così da avere maggior supporto, e per farlo dovranno sfoggiare le proprie abilità. Per Mirabella non ci sarà alcun problema, poiché lei padroneggia al meglio la magia, ma per le altre non sarà affatto semplice.

"Le sorelle che amava al Black Cottage non esistono più. Arsinoe ha avuto un'occasione e l'ha colta. Perciò la prossima volta anche Mirabella coglierà la sua."

Riusciranno Arsinoe e Katherine a raggirare la folla? Mirabella riuscirà ad uccidere le sue sorelle nonostante il bene che le vuole?

La Blake è stata a mio parere davvero innovativa: ha creato una storia completamente nuova e per nulla banale. La presenza delle sacerdotesse, di una Dea superiore e dei famigli arricchisce ancora di più una trama già di per sé tremendamente fitta e contorta. La descrizione dei luoghi dove vivono le regine, l'intreccio di amicizie ed amore, il rapporto tra le sorelle, sono solo alcuni dei numerosissimi elementi che caratterizzano la storia.
Ciò che più mi ha colpito è stata la presenza di un continente in cui la popolazione, a differenza di quella dei tre piccoli regni delle regine, è priva di magia, ma che al tempo stesso la conosce a tal punto da costruirci sopra canti e leggende.

"Tre streghe sono nate in valle,
tre piccole gemelle
che mai saranno compagne.
Tre streghe oscure, tutte di gentile aspetto,
due da divorare
e una sola da incoronare."

La caratterizzazione delle tre regine è eccezionale e impedisce quasi al lettore di schierarsi con una sola in particolare, soprattutto perché le carte in tavola verranno girate e rigirate più volte.
L'ultima frase del capitolo finale lascia il lettore col fiato sospeso ed instaura un’incontrollabile desiderio di saperne di più.
L'unica pecca di questo romanzo, personalmente parlando, è la sua struttura: in certi momenti ho apprezzato molto il fatto che ogni regina avesse un proprio punto di vista, ma in altri avrei preferito che il tutto si amalgamasse insieme.
Ad ogni modo, ora come ora, non posso fare altro che aspettare con ansia la pubblicazione del seguito, così da scoprire finalmente cosa ne sarà delle tre regine.