Perfect. La perfezione di un attimo di Alison G. Bailey - Recensione

Se la perfezione non esiste, allora perché esiste una parola per descriverla?

Molte volte obblighiamo noi stessi a respingere la persona che amiamo per timore di rovinare il rapporto che ci lega. E questo è proprio il caso dei protagonisti di “Perfect” di Alison G. Bailey.
L’amicizia tra Tweet, soprannome di Amanda, e Noah è qualcosa di unico.
Si conosco da quando sono bambini, sono nati ad un solo minuto di distanza l’uno dall’altra e si amano sin dal principio. Il problema però è che Tweet non si sente abbastanza per Noah, anzi, è addirittura convinta di non essere ciò di cui lui ha bisogno, nonostante i continui tentativi di quest'ultimo nella speranza di riuscire a dimostrarle quanto le sue convinzioni siano infondate. Essendo però Amanda molto testarda e insicura non riesce a farsi convincere dalle parole del suo miglior amico, costringendo entrambi ad allontanarsi, a buttarsi a capofitto in storie sbagliate e in situazioni scomode, con lo scopo di cancellare dalla propria mente l'uno il pensiero dell'altra.
Riusciranno davvero i due protagonisti nel loro obiettivo?
Noah rinuncerà per sempre alla ragazza che ama?

«Sei la prima ragazza che ho notato e l’ultima che noterò mai. Il mio primo bacio è stato il più fantastico nella storia dei primi baci perché è stato con te. Non riesco a smettere di pensarti.»

Vi capita mai di leggere un romanzo e alla fine essere indecisi sul suo giudizio finale? È questo il mio caso.
Non so bene cosa pensare di questo libro. Se dovessi esprimere un giudizio personale sui protagonisti della storia sicuramente comincerei con il parlare di Amanda. La protagonista femminile infatti non mi ha convinto per niente, l’ho trovata molto immatura, “lamentosa” in alcuni punti e troppo indecisa. Non riesce mai a prendere una decisione, soprattutto nel momento in cui questa coinvolge i suoi sentimenti ed è tremendamente incoerente con sé stessa.
Noah invece mi è piaciuto. Tenero ed innamorato perso, resta fedele ai suoi sentimenti, non si arrende e sopporta gli sbalzi d'umore di Amanda. Lui, a differenza di quest'ultima, è molto determinato e sa quello che vuole, non si arrende, non demorde, nemmeno quando il suo cammino presenta degli ostacoli all'apparenza insormontabili.

La lettura comunque è scorrevole e dinamica, ma secondo me l’autrice in alcuni punti è stata un po' troppo prolissa. Nella seconda metà del romanzo sono numerosissimi i colpi di scena e, soprattutto nella parte finale, la suspance incolla il lettore fino all'ultima riga.

"Perfect" nel complesso è una perfetta tortura del cuore, da leggere assolutamente se come me amate le storie che fanno penare, soffrire e sognare.

“Lui mi ha insegnato che l’unica cosa perfetta è il nostro presente, perché nel presente possiamo respirare, muoverci, provare emozioni. E far sapere alle persone che fanno parte della nostra vita quanto significhino per noi.”