Il mio disastro sei tu di Jamie McGuire - Recensione

Se in “Uno splendido disastro” abbiamo avuto modo di analizzare la storia dal punto di vista di Abby e di apprendere le ragioni per cui cercava di allontanare Travis dalla sua vita, ora in “Il mio disastro sei tu” la parola passa proprio a lui.

Questo romanzo ci aiuta innanzitutto ad ampliare i punti di vista con cui abbiamo, fino ad ora, vissuto la storia. L'autrice mette in luce, ad esempio, come Travis si sentisse di fronte all’atteggiamento di Abby e quanto forte e totalizzante fosse il sentimento che provava per lei. Un sentimento così grande e potente da annientarlo.

Ma l'aspetto innovativo di questa storia sono i numerosissimi estratti fino ad ora inediti poiché riguardanti il passato del protagonista.

Jamie McGuire è stata così brava a descrivere i sentimenti di Travis da permetter al lettore di comprendere appieno cosa pensa e come si sente. E' davvero semplice, in questo romanzo, entrare in empatia con lui.

Il libro si apre con un prologo strappalacrime che vede protagonista un piccolo Travis costretto a dire addio alla madre prima di morire.

“La mia testa fece su e giù, ero divorato dal bisogno di farla felice. “Uno di questi giorni, figlio mio, ti innamorerai. Scegli la ragazza che non puoi avere facilmente; quella per cui devi combattere e, da quel momento, non smettere mai di lottare. Mai.”

Questa storia ci fa capire meglio molte scelte del protagonista e le motivazioni reali per cui talvolta si è comportato in un determinato modo.

In questo libro inoltre si approfondisce di più la conoscenza della famiglia Maddox, ma anche di America e Shepley. Una coppia della quale è impossibile non innamorarsi. Travis Maddox è uno di quei protagonisti maschili che mi è entrato prepotentemente nel cuore. Incredibilmente dolce, spaventosamente premuroso e affettuoso in modo straordinario.

L'autrice fornisce al lettore la possibilità di superare insieme a lui i suoi conflitti interiori, le sue paure e di condividere l'emozione della scoperta dell'amore.

Questo sentimento a lui sconosciuto che diventerà il motore di ogni sua azione, lo scopo di ogni suo gesto. Se nel primo libro vi siete innamorate di Travis, questo vi farà perdere completamente la testa.

In esso si percepisce tutto l’amore che Travis prova per Abby, così smisurato da catturare e coinvolgere totalmente il lettore.

“Perdere Abby non era una vecchia storia della mia infanzia. Era qualcosa che avevo proprio davanti agli occhi, che mi debilitava come una malattia, distruggendomi fisicamente e psicologicamente, atrocemente dolorosa. Le parole di mia madre riecheggiavano nella mia testa. Abby era la ragazza per cui avrei dovuto lottare, e la lotta mi aveva gettato al tappeto. Niente di quello che avrei potuto fare sarebbe stato abbastanza.”

Tra i due libri questo è decisamente il mio preferito. Amo i romanzi raccontati dal punto di vista maschile perché offrono quel tocco in più di dolcezza e passione.

Travis è stato il mio primo amore e in quanto tale non si scorda mai. 

Se vi è piaciuto il primo libro, di conseguenza, non potete non leggere anche questo.