Uno splendido disastro di Jamie McGuire - Recensione

Abigail Abernathy all'apparenza è la classica ragazza semplice e timida. Avvolta nel suo golfino di cashmere rosa, di conseguenza, non può che sembrare completamente fuori luogo in prima fila ad un incontro clandestino di pugilato.

In realtà però, dietro ad uno scudo che Abby utilizza come facciata, si celano numerosissimi segreti. Infatti lei è la figlia di Mick Abernathy, famosissimo giocatore di poker che però ha iniziato a cadere in disgrazia quando la figlia ha compiuto tredici anni. Da quel momento, qualsiasi tipo di legame che Abby aveva con il padre si è incrinato irrimediabilmente. Mick stesso, non curante dei sentimenti della figlia nemmeno adolescente, ha rilasciato diverse interviste infangando per sempre il nome della protagonista. Proprio a causa di tutto ciò è nato il suo desiderio di allontanarsi il più possibile da quella che era sempre stata la sua casa, ciò che restava della sua famiglia, con lo scopo di ricominciare da capo. In un posto in cui nessuno sapeva nulla né di lei, né del suo passato

“Sono di Wichita, come America.”
“E come sei finita qui dal Kansas?”
“Siamo state costrette a scappare.”
“Da cosa?”
“Dai miei genitori.”

Travis Maddox invece è il tipico sciupa femmine. Cresciuto in una famiglia molto ampia, costituita dal padre Jim e dai suoi quattro fratelli, ha però da sempre sentito la mancanza di una figura materna al suo fianco. Quando sua madre morì lui aveva appena tre anni, troppo piccolo per capire la gravità della situazione, ma soprattutto troppo ingenuo per rendersi conto di quelle che sono le reazioni di ciascun individuo nei confronti di un lutto. Dopo la morte della moglie Jim inizia a bere e i fratelli di Travis, tutti più grandi di lui e di conseguenza più consapevoli, iniziano a sfogare il loro dolore nell'unico modo che conoscono: in modo violento. Travis diventa quindi in capro espiatorio della sofferenza del suo fratelli, ma crescendo impara a difendersi e a non farsi più sovrastare da loro. Grazie a tutta l'esperienza che Travis ha interiorizzato nel corso della sua vita, decide di guadagnarsi da vivere studiando e pagando tasse e bollette con i soldi ricavati da degli incontri di pugilato clandestini.

“Quando tiro un pugno, gli avversari incassano e cercano di restituirlo. Ma non ce la fanno quasi mai.”
Alzo gli occhi al cielo. “Chi sei, Karate Kid? Dove hai imparato a combattere?”
[…] Non impiegai molto a capire di aver detto qualcosa di sbagliato.
Travis tuttavia non pareva scosso. “Avevo un padre alcolista dal pessimo carattere e quattro fratelli più grandi con il gene della coglionaggine.”

E' proprio durante il primo incontro di Travis a cui Abby assiste che i due protagonisti si incontrano. Travis, però, oltre a frequentare lo stesso college di Abby è il cugino di Shepley, fidanzato di America, miglior amica della protagonista. Questa rete di collegamenti fa si che Abby si ritrovi Travis sempre nelle vicinanze e, nel momento in cui lui tenta di avvicinarsi a lei, quest'ultima si chiude a riccio.

Oltre a fatto che non vuole di certo diventare una delle sue tante facili prede, Travis le ricorda tutto ciò da cui è scappata.

Avendo modo di conoscerlo più a fondo però, Abby si rende conto che, al di là dell'aria da ragazzaccio si nasconde un animo profondamente tormentato. Decide quindi che vuole capirlo, vuole conoscerlo, vuole esplorare ogni aspetto del suo io più profondo.
Tra i due protagonisti nasce quindi con il passare dei giorni un'intesa sempre più solida e una grande amicizia. Amicizia che però più di una volta rischierà di vacillare.

In primis, nel momento in cui Abby inizia a frequentare un ragazzo del college, Parker e successivamente quando Travis le confessa di desiderarla.

Quale scelta prenderà Abby?
Opterà per la via più facile o si butterà nel vuoto, con il rischio di non sapere cosa la aspetterà al momento del suo atterraggio?

“Vieni qui”, disse attirandomi a sé. Mi irrigidii per un istante prima di appoggiarmi al suo petto. Qualsiasi cosa provasse, aveva bisogno che gli stessi vicino e non avrei potuto oppormi neanche se avessi voluto. Stare distesa al suo fianco mi sembrava la cosa giusta.”

E cosa succederebbe se proprio i demoni del passato da cui Abby è fuggita tornassero a bussare alla sua porta, rischiando di intaccare anche il suo presente?

“Uno splendido disastro” è un romanzo di una dolcezza indescrivibile. E' ricco di pathos, di emozioni, di passione e di colpi di scena. Lo stile dell'autrice è impeccabile e così scorrevole da spingere il lettore a non smettere mai di leggere. E' una storia che ti cattura, ti rapisce, ti tiene letteralmente incollata fino all'ultima parola.

 

Indubbiamente adatta ad un pubblico di qualsiasi età, non posso fare altro che consigliarvela di cuore. E' una di quelle letture che ti restano dentro, che ti segnano, che si legano indissolubilmente alla tua anima e che restano parte di te per tutta la vita.