The Winner's Crime - La vendetta di Marie Rutkoski - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo con grande entusiasmo di un romanzo che attendevo con ansia da anni: “The Winner's Crime” di Marie Rutkoski edito Leggereditore, il secondo volume della The Winner's Trilogy.

*Sconsiglio dunque la lettura di questa recensione a tutti coloro che non hanno ancora letto il primo capitolo della serie.*

La conclusione di The Winner's Curse vi aveva spezzato il cuore? Bene, preparatevi psicologicamente, perchè vi posso assicurare che The Winner's Crime vi farà stare anche peggio!

“A volte credi di volere qualcosa, invece hai soltanto bisogno di lasciarlo andare” gli rispose.

Alla fine del primo volume della trilogia avevamo lasciato Kestrel e Arin divisi: la prima nelle mani dell'imperatore, il secondo invece alle prese con la gestione di un popolo allo sbando.

La storia, fortunatamente, riprende esattamente da qui.

Capitava, a volte. Altre volte invece, e Kestrel ne era certa, quello che era perduto rimaneva perduto per sempre.

Kestrel, costretta a sposarsi con il figlio dell'imperatore, cercherà in tutti i modi di tutelare le persone che ama, in particolar modo Arin.
Tra le mura di una gabbia dorata, in cui ogni passo falso non passa inosservato, la protagonista cercherà, con la sua astuzia e il suo spiccato intelletto, di muoversi come una pedina su un campo di scacchi.
Diventerà un spia, mentirà, si sacrificherà ai limiti del possibile.

Personalmente ho sofferto moltissimo nel veder Kestrel inglobata e schiacciata completamente dal peso delle sue omissioni e delle sue bugie. Tutte le sue mosse, fatte a fin di bene, verranno fraintese e mal interpretate. La protagonista pagherà col sangue e col dolore il peso di ogni sua singola scelta.

Riuscirà a sopravvivere senza farsi scoprire? E soprattutto... riuscirà a tessere una ragnatela sufficientemente invisibile da trarre in inganno il malvagio imperatore?

“Il tuo pugnale, per favore, Kestrel.”
“Cosa?”
Consegnami il tuo pugnale.” Poichè lei non si muoveva, continuò: “è di qualità scadente. La sposa di mio figlio deve avere qualcosa di migliore.”
“Me lo ha dato mio padre.”
“E non diventerò forse anch'io tuo padre?”

Oltre alla complessa vita di Kestrel e all'organizzazione del suo sontuoso matrimonio, vedremo quindi anche Arin alle prese col governo di un popolo che, pur avendo ottenuto la libertà, vive di stenti. Gravemente tassati dall'impero, per gli herrani la ripresa sarà assai lenta e difficile.

Non mancheranno i contatti tra i protagonisti, ma gli incontri tra i due saranno tesi e poco frequenti. Kestrel deve assolutamente mantenere “la facciata”, non può crollare, e l'unico modo per farlo è stare alla larga da quegli occhioni torbidi come il cielo d'inverno, ma decisi e desiderosi d'amare.

“Arin.” Faceva fatica a parlare. “Lasciami andare”.
Le baciò il collo. “Dimostrami che sei tu a volerlo” le mormorò tra i capelli. Le sue labbra si posarono sulla guancia, sulla fronte, e sulla linea dorata, simbolo del fidanzamento.
“Lo voglio” rispose, ma dalla voce sembrava che stesse annegando.
Il suo bacio era lì, sospeso accanto alle sue labbra. “Bugiarda” le sussurrò.

A livello di trama non voglio spingermi oltre. “The Winner's Crime” è sicuramente un romanzo articolato, avvincente e incalzante. Il lettore non può fare a meno di incuriosirsi e di affezionarsi ai personaggi, così veri, così fragili e così determinati.

Lo stile di scrittura è fluido e coinvolgente, la penna della Rutkoski è intrigante e in grado di instillare nel lettore empatia.

In questo secondo volume della serie nessuno potrà fidarsi di nessuno. Ogni personaggio sarà in pericolo e ogni singola mossa sarà calcolata. Arin e Kestrel dovranno lottare con le unghie e coi denti per non cadere nelle mani di un uomo che ha già scritto e riscritto il loro destino.

La protagonista, pur essendo estremamente arguta, farà per la prima volta i conti con una persona un passo sempre avanti a lei. Fin dove sarà disposta a spingersi? Quante partite sarà in grado di vincere? Cosa farà Arin quando verrà a sapere del matrimonio di Kestrel?

Arin, in questo secondo capitolo, è di una dolcezza disarmante. Tormentato, disperato, confuso e innamorato. Riuscirà a scorgere la verità nascosta sotto a strati e strati di nebbia?

Il finale è spiazzante, è un enorme cliffhanger che lascia il lettore non solo col cuore spezzato, ma anche e soprattutto con tanta voglia (e tanto bisogno) di sapere cosa succederà dopo.

Incrocio tutto l'incrociabile affinché “The Winner's Kiss” , terzo ed ultimo volume della serie, venga pubblicato al più presto.