Un uomo da buttare di Marie Sexton - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo del primo volume della The Heretic Doms Club Series, un QLGBT contemporaneo intitolato: “Un uomo da buttare” scritto da Marie Sexton ed edito Quixote Edizioni.

I protagonisti della vicenda sono Warren Groves e Taylor Reynolds, due soggetti agli antipodi l'uno dall'altro.
Warren è un ex militare che si guadagna da vivere facendo lavori poco legali per i meno fortunati di Denver. È un uomo provato dalla guerra in Afghanistan, da un passato turbolento e da trascorsi familiari assai complessi.

Stare sveglio tutta la notte non era una novità. Il modo in cui si guadagnava da vivere richiedeva spesso di lavorare agli orari più strani. Warren teneva la mano sinistra sul volante e usava le dita della destra per massaggiare a turno ogni cicatrice, nel tentativo di calmare il dolore. La sola cosa che ottenne fu ripensare a quell’orribile mattina in Afghanistan, in cui se le era procurate.

Taylor invece è un giovane che fa il gigolò: così non ha un amante fisso, cambia altrettanto spesso dimora ogni qual volta qualcuno si offra di ospitarlo.
È un ragazzo bellissimo, dallo sguardo provocante e malizioso, capace di ammaliare “le sue prede” con un sol battito di ciglia.

Warren guardò la foto. Era un ragazzo davvero bello, probabilmente sui ventidue anni, con una struttura ossea delicata, che lo faceva sembrare quasi femmineo.

I due si incontrano per la prima volta nel momento in cui Warren si trova costretto a fare un favore ad un caro amico. L'attrazione che scaturirà tra i due sarà sin da subito così palpabile, da spingere l'ex militare a portare Taylor a casa con sé.

Taylor pare essere il coinquilino perfetto: cucina, pulisce casa e soddisfa, a qualsiasi ora, ogni desiderio sessuale di Warren.
Come mai quindi, ad un certo punto, chi prima chi dopo, tutti gli ex amanti del bel gigolò l'hanno cacciato di casa?

Quel ragazzo aveva le palle, poco ma sicuro. «Lasciami indovinare… vitto e alloggio in cambio di sesso?»
«No, solo sesso.» Taylor si mosse in fretta e con facilità tra loro, sopra al vano portaoggetti, si mise a cavalcioni sul suo grembo negli stretti confini dell’auto. Era chiaramente un movimento che aveva perfezionato nel tempo. Premette le labbra contro il collo di Warren, facendo scivolare in basso una mano per accarezzargli l’inguine. «Qualsiasi cosa tu voglia farmi, posso sopportarla. Puoi scoparmi, picchiarmi, legarmi. Qualsiasi cosa che ti ecciti.»

La risposta a questa domanda risiede nel passato del ragazzo. A causa di eventi della sua adolescenza, Taylor tende infatti ad essere tuttora emotivamente e mentalmente instabile a tal punto da esigere su di sé violenza.

A Warren non è mai dispiaciuto un po' di sesso “rude” ma, nel momento in cui le crisi del giovane diventano particolarmente ingestibili e troppo autodistruttive, si impone di fare una scelta.

Rimarrà Warren accanto al ragazzo che a poco a poco ha fatto breccia nel suo cuore, oppure lo lascerà andare?
Quali segreti si celano nel passato di Taylor?

“Un uomo da buttare” è indubbiamente un romanzo tormentato.
Entrambi i protagonisti hanno dovuto fare i conti con delle situazioni davvero complesse e difficili che li hanno segnati nel profondo. Proprio per questo condividono paure e rimpianti ma, se Warren sta facendo di tutto per migliorare e guardare avanti, Taylor invece, nella sua solitudine, non ha fatto altro che farsi abbattere sempre di più dai fantasmi del passato che lo perseguitano tuttora.

Ho trovato l'instabilità di Taylor molto più “pesante” di quanto non immaginassi, oltre che la sua autodistruttività – che nel corso del romanzo raggiunge livelli davvero drastici – e la sua prepotenza, fisica e verbale nei confronti di Warren, piuttosto fastidiosa e ripetitiva.
Tay è un giovane che non ha mai conosciuto l'amore, se non in una sua strana sfumatura malata e continua, ancora adesso, ad erigere attorno a sé muri piuttosto che mostrarsi fragile.

Era diventato praticamente una bestia, era come se fosse regredito a uno stato pre-umano, e Warren pensò disperatamente a cosa fare. Le cose stavano andando bene tra loro e tornare a casa per trovare la TV distrutta e Taylor in preda a un attacco di rabbia lo aveva sconvolto. Il ragazzo stava ancora urlando, sputando veleno su di lui. «Perché non mi scopi o non mi picchi e basta? Sei patetico! Ti odio! Sei un buono a nulla!»

Warren, con la sua pazienza, riuscirà a far fronte a tutti i bisogni fisici ed emotivi di Taylor: lo ascolterà, lo aiuterà ad estirpare i demoni che lo tormentano e cercherà in ogni modo di renderlo felice.

Lo stile di scrittura è fluido e dinamico e sono rimasta assai affascinata da diversi personaggi secondari – che avranno comunque un ruolo importante all'interno della vicenda – e che spero di aver modo di rincontrare nei prossimi volumi della serie.

Se non vi spaventano le scene forti e se siete amanti del BDSM, “Un uomo da buttare” è sicuramente il titolo che fa per voi!