Un sasso in una bolla di Nicole Londino - Recensione

Buongiorno lettori, il romanzo di cui vi parlo oggi è nato dalla penna della giovane autrice emergente Nicole Londino: “Un sasso in una bolla”, edito Leggereditore.

I protagonisti della vicenda sono Adele e Samuele, due ragazzi che si incontrano per la prima volta grazie allo zampino di un loro caro amico in comune: Angi.
Quest'ultimo, infatti, li “utilizzerà” come soggetti per il suo nuovo progetto fotografico che prevede di immortalare l'attimo in cui due sconosciuti si baciano per la prima volta.
Superato l'imbarazzo iniziale, l'attrazione, per un instante, prende il sopravvento su tutto, però poi, in maniera quasi impercettibile, proprio come quando scoppia una bolla di sapone, l'alchimia creatasi tra i due svanisce nel nulla, lasciandoli in preda alla confusione.

Ma poi fa questa cosa, questa cosa sbagliata, mi prende la mano, quasi fossimo due innamorati che si baciano per la prima volta.
Click.
È troppo. Mi ricordo dell'obiettivo di Angi che ci sta guardando.
Il gesto di Sconosciuto di per sé sarebbe tenero, invece distrugge la magia. Se ci fossimo conosciuti prima di baciarci, se ci fossimo piaciuti prima di baciarci, allora lo avrei trovato rassicurante. Il fatto è però che noi non ci conosciamo. Noi non ci piacciamo.

Adi è una ragazza di diciannove anni che vive una situazione familiare molto difficile e delicata.
Dopo essere stati abbandonati dalla madre, infatti, lei e il padre si sono ritrovati soli, carichi di dolore e rimpianti.
Purtroppo, come se non bastasse, andando avanti con il tempo, colui che avrebbe dovuto essere il punto di riferimento della famiglia, si lascerà andare fino a perdere il lavoro.
Adele, dunque, nonostante la giovane età, dovrà occuparsi di tutto: dalla casa, alle bollette, alla salute del padre che sembra peggiorare giorno dopo giorno a causa del suo attaccamento all'alcool... e, di conseguenza, dovrà rinunciare anche ai suoi progetti per il futuro.

Samuele, d'altro canto, è un ragazzo di bell'aspetto con una peculiarità insolita: da tempo, infatti, ha smesso di parlare e comunica con gli altri solo per iscritto.
Purtroppo, quando Angi farà incontrare i due amici, non si premurerà di avvisare in anticipo Adele, la quale, una volta venuta a conoscenza di ciò, rimarrà a dir poco interdetta e con mille domande in testa, prima fra tutte: perchè mai Samu non parla?

Il protagonista ha un passato davvero ingombrante alle spalle. Si porta un peso immenso sul cuore e dentro di sé cova una rabbia profonda, ormai radicata da tempo.
Tra Samu e Adi non sarà affatto semplice. Sebbene i due si sforzino di venirsi incontro, l'equilibro precario con cui camminano l'una verso l’altro farà sì che basti un filo di vento per farli precipitare a terra.
La protagonista accoglierà i suoi silenzi, li riempirà, gli svelerà tutto di sé... ma l'animo del giovane è chiuso a chiave col lucchetto, e lui per primo non sa più dove sia la chiave.

Riusciranno, prima o poi, a trovare un compromesso?
Quale motivazione si nasconde dietro al mutismo di Samuele?

Potresti smetterla di flirtare con me? Vorrei essere io a farlo... sono uno all'antica.

Tiro un sospiro di sollievo e mi lascio andare ad una risata nervosa.
“Allora chiedimelo” lo sfido. “Chiedimi di uscire.”

Un sasso in una bolla è un romanzo piacevole, ma che ho trovato un pochino prolisso. Non posso negare, inoltre, che in alcune parti ho percepito come quasi del tutto assente l'empatia personaggio-lettore.
Non definirei questa vicenda prettamente romantica: la storia d'amore tra i due protagonisti c'è, ma è come se in più momenti passasse in secondo piano.
Ritengo che gli elementi chiave di questo romanzo siano piuttosto altri: la crescita, l'analisi personale e il dover affrontare problematiche talvolta più grandi di noi.

Adele è una giovane che dimostra molti più anni di quelli che effettivamente ha, ma che al contempo fa spesso emergere la parte più infantile di sé.
È una di quelle persone che crede nel bianco o nel nero e che, il più delle volte, non si prende la briga di fermarsi un momento a riflettere all'infinità di sfumature che si trovano nel mezzo delle due estremità.
È una ragazza spaventata, che vorrebbe essere amata e che difficilmente osa chiedere aiuto agli altri.
Adele compirà un percorso di crescita personale all'interno della vicenda, ma nonostante questo, a mio avviso, seppur raggiunte le ultime pagine, la strada che deve percorrere è ancora tanta.
In vari momenti l'ho trovata un po' troppo arrogante e poco comprensiva.

Samu è un giovane segnato da un senso di colpa immenso.
Se penso a lui mi viene in mente un fiore, che all'inizio del romanzo è un tenero e fragile bocciolo, ma che alla fine si apre, diventando uno spettacolo meraviglioso.
Anche lui compirà errori e maturerà molto, pagina dopo pagina. Un passo alla volta riuscirà a trovare la forza per elaborare ciò che è successo in passato, diventando un ragazzo migliore, capace di donare all'altro tutto sé stesso.

Il romanzo è scritto in prima persona, ma ci sono numerosissimi flashback in terza. Quest'ultimi li ho percepiti un po' estranei alla vicenda, ho “sentito più miei” soltanto quelli finali, in cui mi sono anche commossa con il protagonista.
Ho apprezzato il fatto che i due personaggi, con le loro crepe e i loro mille difetti, mi siano apparsi estremamente reali, veri.

Un sasso in una bolla è un romanzo con del potenziale, delicato su alcuni fronti, più sfacciato su altri. È una storia dolce e che fa riflettere, divertire, sperare e sognare!