Uomini che restano di Sara Rattaro - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo dell'ultimo romanzo autoconclusivo di Sara Rattaro edito Sperling & Kupfer: “Uomini che restano”.

Protagoniste di questa vicenda sono due donne forti e determinate, unite da un destino avverso.
Da una parte abbiamo Fosca: figlia, donna e moglie che da un momento all'altro si trova a dover affrontare il declino e il totale tracollo del suo matrimonio a causa di un nemico che non può assolutamente fronteggiare. Di conseguenza, la parte della storia da lei raccontata sarà ricca di sentimenti quali rabbia, frustrazione, perplessità e soprattutto grande senso di impotenza.
Cosa bisogna fare quando tuo marito si rende conto, dopo anni di matrimonio, di essere innamorato di un'altra persona?
Fosca, insieme al lettore, intraprenderà così un lungo percorso. All'inizio non sarà facile e l'alcool, insieme al rancore, saranno i suoi più grandi alleati. Poco a poco, però, la protagonista si renderà conto di non essere disposta a chiudere per sempre il libro che lei e suo marito, dopo ben dieci anni di matrimonio, avevano con cura, pagina dopo pagina, scritto insieme. Ecco quindi venire a galla la determinazione, il coraggio di rialzarsi, la voglia di lottare per colui che non è stato solo il suo compagno di vita per tutto questo tempo, ma che è stato anche il suo primo amore, il suo miglior amico, la sua costante.
Riuscirà Fosca a riprendere il controllo di sé e della sua razionalità? Come affronterà la situazione e soprattutto... cosa ne sarà del suo matrimonio?

Ripensando al nostro passato, mi sono ritrovata con il mio abito da sposa tra le braccia […] Ho chiuso gli occhi e mi sono lasciata cullare dai ricordi senza rendermi conto che stavo piangendo già da un po'.

Dall'altra parte abbiamo Valeria, una giovane donna che, nel momento in cui le viene diagnosticato un brutto male, si trova quindi costretta a lottare per la propria vita. Purtroppo però, l'uomo che le è sempre stato accanto sino a quel momento, di punto in bianco cambia: pare non voler affrontare la situazione, sembra spaventato e allo stesso tempo distante.
Inizialmente la protagonista non riesce a capire le motivazioni di questo atteggiamento, è preoccupata per lui e, nonostante sia lei quella che sta vivendo un momento terribile, si mette da parte, concentrandosi unicamente sulla felicità del suo compagno.
Le bugie però, si sa, hanno le gambe corte... prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, basta una parola, un'espressione, una dimenticanza e in un batter d'occhio tutto crolla.
Ecco quindi che Valeria scopre, quasi per caso, di avere vicino non un uomo, bensì un codardo, un vigliacco, un traditore. Mentre lei era a casa a fasciarsi la testa di dubbi, domande e paure, lui era tra le braccia di un'altra donna.
La giovane, nonostante il cuore spezzato, si fa così forza e lo caccia di casa.
Dopo questa decisione sofferta la protagonista prenderà coscienza della triste realtà che la circonda e si renderà conto di dover porre sé stessa in cima alla lista delle sue priorità, cercando di non perdere mai il sorriso nonostante tutto.

Non riuscivo a guardarlo. Sentivo le sue parole, le sue scuse, le sue spiegazioni, le sue motivazioni, senza comprendere nemmeno una parola. Sembrava che improvvisamente parlasse un'altra lingua. Non c'erano soggetti o verbi e nemmeno costruzioni corrette. Erano solo un mucchio di cose dette che io non volevo capire.

Fortunatamente Valeria non sarà sola: al suo fianco avrà la sua famiglia e una ristretta ma fidata cerchia di amici che la accompagneranno in questo delicato momento della sua vita. L'incontro tra lei e Fosca avverrà proprio in seguito a questa serie di eventi. Le due donne riconosceranno il dolore l'una negli occhi dell'altra, condivideranno esperienze, emozioni, sogni infranti, lacrime e sorrisi.

Questa storia è singolare, intensa e profondamente realistica.
È la storia di due donne i cui destini si incrociano per la prima volta proprio quando il mondo di entrambe è appena andato in frantumi.
È la storia di due donne che non si arrendono e combattono con le proprie forze mostrando anche i loro lati più fragili.
È la storia di due donne costrette a fare tante rinunce, ma che, al contempo, alla fine del loro viaggio, trovano un tesoro più unico che raro.

“Uomini che restano” è un titolo assolutamente calzante. La Rattaro, pagina dopo pagina, con il suo stile accattivante e travolgente ingloba totalmente il lettore all'interno del romanzo facendolo riflettere su molti aspetti attuali.
Tra i temi che spiccano, a mio avviso, abbiamo l'importanza della comunicazione e dell'ascolto.
Ciascuno di noi deve avere uno sguardo sempre attento su ciò e su chi lo circonda, al fine di non farsi scappare nessun particolare, nessun gesto, nessuna parola, nessuno sguardo.
Sono davvero poche le cose che avvengono senza una precisa motivazione.

Non esiste una sola verità, ne esistono tante versioni. Dipende da cosa sappiamo, da quello che riusciamo a vedere e da quello che abbiamo voglia di ascoltare.

Altro aspetto molto importante è quello di avere fiducia nel prossimo: non siamo tutti uguali e soprattutto non mostriamo a tutti il lato migliore di noi. Prima di giudicare una persona, infatti, dovremmo permetterle davvero di mostrarsi a noi a 360°, senza mai dare nulla per scontato, così da poter scrutare tutto: dagli aspetti negativi, a quelli positivi e spesso celati perché più preziosi.
Ciò che più ho apprezzato di questa storia è stato il suo essere così sincera, schietta e reale. Il finale inaspettato può essere discutibile ma, proprio per questo motivo, ho trovato il romanzo ancora più credibile e onesto.

Personalmente adoro quest’autrice e ritengo che le sue storie siano sempre intriganti, coinvolgenti e meravigliose. Proprio per questo motivo mi sento di consigliarvi vivamente “Uomini che restano”!