Il sole è anche una stella di Nicola Yoon - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo che ha di gran lunga superato le mie aspettative: “Il sole è anche una stella” di Nicola Yoon, edito Sperling & Kupfer.

I protagonisti della vicenda sono Natasha e Daniel.
Natasha è una ragazza di origini giamaicane che, all'età di otto anni si è trasferita con la madre in America per raggiungere il padre. Abbandonare la terra natia per la piccola è stato molto più semplice del previsto: vista la tenera età, Tasha era facilmente plasmabile, ingenua, curiosa e soprattutto felice di poter finalmente riabbracciare il suo papà.

La situazione inizialmente è stabile e serena, e in famiglia arriva addirittura un nuovo membro, Peter, il fratellino della protagonista.
Con il tempo però l'idillio si spezza. Il padre di Natasha, partito per l'America qualche anno prima di loro per coronare il suo sogno di diventare attore, vede piano piano affievolirsi sempre di più la speranza di emergere. Infatti, a causa delle numerose porte che gli vengono sbattute in faccia, l'uomo cade in un profondo stato di tristezza catatonica perdendo del tutto la voglia di fare qualsiasi cosa. Vive nel suo mondo, dimenticandosi completamente della famiglia, che arriva addirittura a considerare un peso, un àncora che gli ha impedito di spiccare realmente il volo.

A portare avanti la famiglia è dunque la mamma di Natasha che, accumulando e sovrapponendo turni su turni, cerca di guadagnare il possibile necessario per sopravvivere.
Natasha è una ragazza che crede fermamente in tutto ciò che è scientifico e dimostrabile. Ritiene che le ideologie come il destino e il fato siano solo fandonie, mentre reputa certo il determinismo, il fatto che tutto abbia una causa e un effetto.
La protagonista un tempo era una sognatrice, proprio come suo padre. Ora, invece, è diventata una persona tremendamente razionale che non riesce più a vedere le infinite sfumature che si celano tra il bianco e il nero, così come non riesce a credere nell'amore, sostenendo che non sia altro che un susseguirsi di fasi e di reazioni chimiche.

“Di che cosa stavamo parlando?” mi domanda.
Pronuncio la parola “scienza” nell'istante in cui lui dice “amore” e scoppiamo entrambi a ridere.
“Quali sono gli ingredienti?” mi incalza un'altra volta.
“Tornaconto reciproco e compatibilità socio-economica.”
“Ma tu ce l'hai un’anima?”
“L'anima non esiste”, sentenzio io.

Le sue credenze però vengono messe nettamente in discussione nel momento in cui incontra Daniel, un ragazzo americano nato da genitori Coreani. Anche la famiglia del protagonista è piuttosto complessa: i genitori desiderano soltanto il meglio per lui e per suo fratello Charles e, nel farlo, non prendono minimamente in considerazione i reali sogni e le ambizioni dei figli.
Daniel, seppur ancora adolescente, sa già, per colpa di suo padre, ogni dettaglio di quella che è e che sarà la sua vita.
Andrà a Yale, si laureerà con il massimo dei voti, diventerà un medico rinomato e benestante e metterà su famiglia con una donna coreana.
Il problema principale è che Daniel è confuso e soprattutto, essendo così giovane, non sa ancora cosa vuole realmente per il suo futuro.
La sua passione più grande è scrivere poesie. Il protagonista è un ragazzo dolcissimo, tremendamente romantico e che fatica a stare con i piedi per terra a causa della sua indole da sognatore. È un giovane alla mano, schietto, timido ed empatico, e saranno proprio tutti questi aspetti ad attrarre inconsapevolmente la cinica Natasha.

Usare la scienza contro di me è una bella mossa.
Quattro Dati Osservabili: Daniel è incredibilmente stupido. Troppo ottimista. Troppo franco. E bravino a farmi ridere.

Il giorno in cui Daniel prende il treno per dirigersi ad un colloquio per essere ammesso a Yale, ecco che incontra la protagonista. A causa di una serie di coincidenze e conseguenze i due si ritrovano a trascorrere il pomeriggio insieme, senza però che il giovane sia a conoscenza del fatto che questa splendida giornata sarà anche l'ultima che passeranno l'uno al fianco dell'altra.
Natasha, infatti, è un’immigrata irregolare, per cui, quella sera stessa, sarà costretta ad imbarcarsi per tornare nella sua terra natia.

Daniel è affascinato dalla ragazza. È attratto da lei, dalle sue convinzioni, dal modo in cui gli spiega tutte le nozioni scientifiche che conosce e dal luccichio persistente e meraviglioso che hanno i suoi occhi. È convinto che lei sia la donna della sua vita e, senza troppi giri di parole, glielo confessa, scommettendo audacemente che anche lei, a sua volta, entro fine giornata, ricambierà i suoi sentimenti.
Natasha è allibita, divertita ed intrigata al tempo stesso. Nonostante siano caratterialmente due poli opposti, ecco che Daniel riesce piano piano a sfondare tutti i muri di ideologie e convinzioni che la protagonista ha eretto intorno a sé fino a quel momento. Le ore passano e il tempo stringe.

Daniel.
Come minimo sarà su un treno, diretto al suo appuntamento. Alla fine farà la cosa giusta e diventerà medico?
Ripenserà mai a me e ricorderà la ragazza con cui un giorno ha trascorso due ore a New York? Si chiederà cosa ne è stato di me?

Riuscirà Daniel a far innamorare Natasha? Come reagirà nel momento in cui scoprirà che il loro tempo è agli sgoccioli? La protagonista riuscirà a trovare una soluzione o sarà costretta a tornare in Giamaica?

“Il sole è anche una stella” è un romanzo bellissimo. L'autrice è stata così brava da coinvolgere completamente il lettore all'interno della storia, permettendogli di vivere in prima persona l'amore dei due giovani, sbocciato quasi per caso ma che in realtà sembra durare da sempre e destinato a durare per sempre.
La vicenda viene raccontata principalmente da Natasha e Daniel, ma molti capitoli vedono come protagonisti personaggi secondari. Questo piccolo espediente, intrigante e non prolisso, permette di avere un quadro molto più completo della storia.

Nel corso del romanzo la Yoon sottolinea l'importanza delle scelte e di quanto ogni azione, ogni parola, non solo comporti una conseguenza, ma celi anche dietro una motivazione.
La vicenda è ricca di romanticismo, di dolcezza, di passione e di insegnamenti.
Penso sia impossibile non innamorarsi di Daniel, così come non rimanere folgorati dalla determinazione di Natasha.
Allo stesso tempo, però, la vicenda tratta temi delicati come il burrascoso rapporto familiare che i protagonisti hanno con i loro genitori, la frattura di legami un tempo tremendamente solidi, i numerosi rimpianti che si hanno nella vita, ciò che comportano gli insuccessi e i fallimenti, lo sfumare dei propri sogni... “Il sole è anche una stella” è un romanzo davvero ricco e affascinante che reputo adatto ad un pubblico di qualsiasi età.

Vi consiglio dunque di cuore questa lettura che per me è stata davvero una splendida sorpresa.