Il mio cuore cattivo di Wulf Dorn - Recensione

Buongiorno lettori, vi parlo oggi del romanzo “Il mio cuore cattivo” scritto da Wulf Dorn edito Corbaccio. Non sono solita leggere gialli/thriller, questo è il primo che mi fa avvicinare al genere e devo dire che ne sono rimasta pienamene affascinata.

“Il mio cuore cattivo” mi ha rapita, è una storia avvincente, travolgente e ricca di suspance. Come credo sia capitato anche a voi, ogni tanto cambiare abitudini non può che essere la giusta chiave per ritrovare quella passione per la lettura che man mano si affievolisce, leggendo sempre le solite cose. Con me ha decisamente funzionato!

Il libro parte col racconto di un fatto avvenuto nel passato ma che fatica a sbiadire a causa del segno indelebile che ha lasciato nel cuore di tutti.

La protagonista della storia è la sedicenne Dorothea, detta Doro, la quale aspettava da giorni di poter partecipare ad una festa a casa di amici, così da aver finalmente l’occasione di conoscere meglio Ben, ragazzo da cui è sempre stata attratta. Destino vuole però che quella stessa sera sia l’anniversario di matrimonio dei suoi genitori, i quali costringono la ragazza a cambiare i suoi tanto desiderati piani per badare al fratellino. Delusione e rabbia, insieme alle urla e i pianti del piccolo, fanno da sfondo così alla serata di Doro che si trasforma in un vero e proprio incubo. 

Il mattino seguente la protagonista si sveglia e, come sempre, si reca nella stanza del fratello per svegliarlo. A differenza dei giorni precedenti però c'è silenzio, troppo silenzio, ed entrando nella stanza tutto ciò che vede sono gli occhi sbarrati del piccolo: Kay è inspiegabilmente morto.

Sono passati ormai diversi mesi da quella sera e Dorothea non ne conserva alcun ricordo, ha preferito eliminare qualsiasi traccia per alleggerire il suo cuore e il suo senso di colpa. Dopo essere stata diverso tempo in una clinica psichiatrica che le è stata d’aiuto per acquisire un nuovo precario equilibrio, la protagonista torna a dedicarsi e concentrarsi sulla scuola, per non perdere di vista il suo sogno di studiare a Stoccarda. Malgrado ciò, Doro in cuor suo sa che non è più la stessa persona di prima. Da quella sera troppe cose sono cambiate e, nonostante la morte del fratello sia avvenuta per arresto cardiaco, non riesce a darsi pace. I pensieri su quanto accaduto continuano a riaffiorare e, dalla fatidica notte, la protagonista sente delle voci che non le danno tregua, oltre a vedere il fratellino morto ovunque. 

"Che cosa hai fatto, Doro? Che cosa hai fatto?

C’era qualcuno. Un intruso, qui, nella mia stanza. Ne ho sentito la presenza prima ancora di aprire gli occhi. Fredda. Oscura. Malvagia.”

Per lasciarsi il passato alle spalle, una volta concluso l’anno scolastico, Dorothea si trasferisce con la madre in una nuova piccola cittadina dove è intenzionata a ripartire da zero.

Qui nessuno è a conoscenza di nulla per cui la protagonista può finalmente trovare nuovi amici e nuove abitudini. La tranquillità e la serenità che sembrano accompagnare le sue giornate hanno però vita breve. Una notte, infatti, dopo essersi svegliata di colpo a causa di un forte temporale, Doro sente dei rumori provenire dal capanno in giardino e coraggiosamente decide così di andare a vedere che cosa succede. Tutto sembra apparentemente normale fino a quando, guardando meglio, si accorge della presenza di un ragazzo ferito, pallido, con gli occhi sbarrati che riesce a pronunciare solo poche parole: "Il demonio è laggiù e vuole uccidermi."

"Malvagi, cattivi siamo solo quando facciamo deliberatamente cose che danneggiano il prossimo. E’ un qualcosa che comincia in piccolo e finisce in grande."

Doro, in preda al panico, torna a casa dove viene raggiunta da Julian, suo vicino di casa nonché figlio del suo psichiatra, preoccupato per aver udito tutte quelle urla. La polizia non tarda ad arrivare ma il ragazzo è sparito, volatilizzato nel nulla. 

Da questo punto in poi la protagonista entra in un profondo stato di crisi. Contemporaneamente il mistero si infittisce ancor di più quando Doro viene a conoscenza del fatto che il ragazzo che ha visto nel capanno è Kevin, amico di Julian. Questa notizia sarebbe davvero rassicurante se non fosse che il ragazzo è morto due giorni prima. 

Dorothea non riesce a spiegarsi come ciò sia possibile, il ragazzo che ha visto dev’essere reale. Con l’aiuto di Dave, suo nuovo amico, cerca di rimettere insieme i pezzi del puzzle per risolvere l’inquietante rompicapo che sembra ormai non volerle dare più tregua.

La storia, da questo momento in poi, si complica e si arricchisce di colpi di scena.

Riuscirà Dorothea a far luce su quanto è successo? Chi si nasconde dietro queste strane vicende? Chi è il “demonio”?

Per certi versi si può dire che il romanzo racconti due storie contemporaneamente: in alcuni capitoli ci troviamo nel presente, dove l'avvincente e misteriosa scomparsa di Kevin domina su tutto il resto, mentre i flashback ricorrenti nei capitoli restanti aiutano a dispiegare i nodi riguardanti Doro e la sua ritrovata memoria, in riferimento agli eventi che l’hanno segnata in passato. 

"In ognuno di noi c’è qualcosa di malvagio, di cattivo, di perverso. E’ la parte di noi alla quale dobbiamo stare sempre molto attenti, ma che qualche volta è più forte di noi."

Cosa è successo realmente quella sera? E' stata Doro a causare la morte del fratellino?

L’alternarsi dei capitoli rende possibile al lettore l'approfondimento di molti aspetti che altrimenti non sarebbero risultati a mio avviso del tutto chiari.

Mi è piaciuto molto lo stile unico dello scrittore il quale è riuscito a rendere un romanzo di questo genere una lettura molto scorrevole e limpida. Il susseguirsi di colpi di scena tiene il lettore incollato al libro dall'inizio alla fine senza farlo annoiare mai. Ho apprezzato molto anche i particolari, sia quelli descrittivi di luoghi e personaggi, sia quelli riguardanti le sporadiche spiegazioni sul subconscio e sulla psiche dell'uomo. 

Il romanzo è eccellente e il colpo di scena finale lascia il lettore letteralmente senza parole, nessuno potrebbe mai arrivare a tale conclusione. E' stata una lettura interessante e travolgente al tempo stesso. Se siete come me amanti di questo genere “misterioso” vi consiglio assolutamente “Il mio cuore cattivo”. Ve ne innamorerete tanto da voler leggere altre opere di questo autore, proprio come è successo a me.