La ragazza del mare di Sara Zarr - Recensione

Buongiorno miei cari lettori, oggi vi parlo del romanzo “La ragazza del mare” di Sara Zarr, edito Leggereditore.

La protagonista di questa breve storia è Deanna, una giovane che, a causa di un fatto avvenuto quando aveva appena tredici anni, è stata di conseguenza etichettata come una “ragazza facile”.
Deanna è sempre stata una giovane in cerca di affetto ed attenzioni per cui, nel momento in cui Tommy, diciassettenne miglior amico di suo fratello, la nota e la prende in considerazione, facendola sentire apprezzata e speciale, non ci pensa due volte a lasciarsi andare dimenticandosi completamente di quelle che potrebbero essere le conseguenze.

Deanna è ancora piccola e proprio per questo non è in realtà pronta a bruciare delle tappe che sono invece importanti per la sua vita e per il suo futuro. In macchina con Tommy, però, nulla sembra contare: la voglia di sentirsi importante e di “appartenere a qualcuno” prendono il sopravvento e questo porta così la protagonista ad annullarsi, ad estraniarsi, a non dare e non riuscire nemmeno ad attribuire l'importanza e il livello di intimità che richiederebbe in realtà tale gesto, soprattutto se compiuto per la prima volta.
A peggiorare la situazione, come se non bastasse, il padre li coglie in flagrante e decide così di non rivolgere più parola alla figlia, mandando letteralmente all’aria il forte legame che c’era stato fino ad allora.

Avvenne circa tre anni fa.
Mio padre non mi ha più guardato negli occhi, né guardato davvero, da allora.

Sulla base di queste premesse, incontriamo Deanna qualche anno più tardi, quando ormai le scelte sono state compiute e quando purtroppo se ne stanno ancora pagando le conseguenze.
La famiglia della protagonista è piuttosto contorta: la madre lavora sempre e cerca di chiudere gli occhi su qualsiasi fatto in modo tale da non innescare ulteriori micce e il padre, oltre a mantenere il silenzio con Deanna, ha anche un rapporto burrascoso con l'altro suo figlio e la fidanzata, i quali, diventati genitori troppo presto, vivono ancora a casa con loro insieme alla piccola bimba.

Deanna si sente scissa in due: da una parte percepisce la mancanza del padre, vorrebbe che le cose tornassero com’erano prima e desidera con tutta se stessa il suo perdono, ma dall'altra è rassegnata. Dopo che le sue scuse sono state vane per troppo tempo, ha deciso di gettare la spugna all'insegna di un rapporto che ormai sembra essersi incrinato per sempre.

Purtroppo, dopo quella fatidica sera, non si è spezzato solo il legame con il padre, ma si è anche macchiata definitivamente la sua immagine. Tommy si è preso gioco di lei, l'ha derisa ed ha inventato e raccontato in giro le storie più disparate su quella notte. Deanna quindi è costantemente soggetta a critiche, a insulti e ad atti di bullismo. Le uniche due figure che sembrano essere uno spiraglio di luce in una vita tormentata sono i suoi migliori amici Jason e Lee. Loro non la giudicano, la aiutano a rimanere in piedi e la supportano.
Tutte le cose belle portano con sé però qualche crepa ed in questo caso si tratta dell'attrazione che la protagonista prova per Jason, che purtroppo è fidanzato con Lee.
Riuscirà Deanna a non crollare?

È tranquillo. È leale. È perfetto. Infatti l'unico problema con Jason era che a quel tempo era il ragazzo dell'altra mia miglior amica, Lee.

Altri due piccoli progetti positivi sono: una sorta di diario in cui la protagonista scrive i suoi pensieri e il lavoretto che riesce a trovarsi in una pizzeria.
Nel diario Deanna parla de “La ragazza del mare”, parla di una vita nettamente in contrasto con la sua non tanto a livello di emozioni e pensieri, quanto più a livello di controllo. Nelle pagine che scrive, lei non è abbandonata ad un destino crudele e prefissato, è libera e artefice di tutto ciò che vuole che avvenga.
D'altro canto il lavoro le permette non solo di mettersi da parte un modesto gruzzoletto di soldi in vista del suo futuro, ma anche di conoscere Michael, il suo datore di lavoro, un uomo sulla quarantina, omosessuale e favoloso - personalmente parlando è stato il personaggio che ho preferito!
Michael è una figura molto disponibile, comprensiva, con il suo bel bagaglio di vita ed insuccessi alle spalle, ma che non ha mai gettato la spugna nonostante tutto. Sarà un personaggio prezioso per la protagonista e tra i due si instaurerà sin da subito una bellissima sintonia, dovuta soprattutto alla notevole empatia che caratterizza questo personaggio.

Michael annuì. “E alla fine ce la farai. Solo non confondere un posto nuovo con un nuovo io. L'ho fatto più di una volta. Mi ha chiesto prima perché resto qui” disse. “Forse è questo il perché, ora che ci penso. Riesco ad avere a che fare con me stesso proprio qui. È un posto buono come qualsiasi altro.”

Questo romanzo non ha un vero e proprio filo narrativo, è più come la corrente del mare che và, libera di muoversi ed andare dove più preferisce, cullata dai venti.
Non è nemmeno un romanzo che prevede grosse storie d'amore o eclatanti chiarimenti.
“La ragazza del mare” è una storia che invita alla riflessione, che insegna come nonostante le grosse cadute, se non ci si lascia andare, le cose possono migliorare ed il futuro può cambiare. Allo stesso tempo l'autrice è schietta e non illude il lettore, tutt'altro, lo mette nelle condizioni di comprendere che, anche se qualche spiraglio di positività riesce ad infiltrarsi nella vita di una persona, se le premesse sono intricate e sfavorevoli, non ci si può di certo aspettare che il cambiamento avvenga in modo drastico e totale. In questi casi si procede a piccoli passi, come un bimbo che impara a camminare.
Personalmente avrei preferito un finale un pochino più articolato, mi è parso che alcune cose siano rimaste in sospeso ma, visto tutto ciò che ho scritto prima, comprendo che sia stata una scelta dell'autrice e ne accetto le motivazioni, anche se si discostano un pochino dalle mie preferenze personali.

“La ragazza del mare” è un diario all'interno di una storia. Il lettore ha modo di leggere due vite che si intrecciano fino a diventare un'unica entità, due racconti in cui i confini sono labili e indefiniti.
Deanna è una ragazza sola, che dimostra quanto il desiderio di esser amati possa comportare la presa di decisioni sbagliate. Allo stesso tempo però è una giovane forte che crescendo impara a non farsi calpestare, si impone e continua a lottare con costanza e decisione soprattutto per sé stessa.

Lo stile è fluido e dinamico e permette la lettura del romanzo nel giro di qualche ora.

Deanna e la sua storia sono la prova lampante che si può sempre perdonare, che la vita talvolta, quando meno te lo aspetti, ti sorride, che la scrittura può salvare e che i legami, anche quelli che sembrano spezzati per sempre, hanno in realtà la possibilità di riallacciarsi poco alla volta, se lo si vuole veramente.