Sacrifice di Barbara Bolzan - Recensione

Buongiorno cari lettori, oggi vi parlo di “Sacrifice”, secondo romanzo della Rya Series, scritto da Barbara Bolzan, edito Delrai Edizioni.

Le vicende riprendono proprio nell'esatto punto in cui le avevamo lasciate alla fine di “Fracture”: Nemi ha abbandonato Rya e la protagonista è pronta per varcare la soglia del regno dell'Idrethia, di cui presto diventerà regina.
L'unico pensiero che aleggia nella mente di Rya però, ora come ora, è quello di riuscire a salvare l'uomo che ama, l'uomo che l'ha aiutata a diventare una versione migliore di sé e che si è preso cura di lei nel momento in cui ne aveva più bisogno. È giunto il momento di invertire i ruoli e ricambiare il favore.
La protagonista parte quindi con i pochi soldi che le sono stati dati da Alher, con l'intento folle ma benevolo di raggiungere i Cunicoli, le terribili prigioni in cui Nemi dovrebbe essere stato rinchiuso, per portarlo fuori da lì.

Sarebbe stato catturato e gettato a marcire nei Cunicoli. Era solo questione di tempo, aveva detto. Pochissimo tempo.

Purtroppo però il suo piano si disgrega già in partenza nel momento in cui quasi tutti i risparmi le vengono rubati.
Da qui comincia quindi una sorta di viaggio in cui Rya si renderà ulteriormente conto di quanto la sua vita, sino ad ora, sia stata surreale, di quanto le sue vedute siano sempre state troppo limitate e di quanto abbia vissuto protetta, al sicuro, all'interno di una campana di vetro.
Nonostante il regno dell'Idrethia le sia stato costantemente presentato come un regno dorato, Rya, nel corso delle vicende, avrà modo di osservare tutto ciò che riguarda la parte più degradata del paese e rendersi conto di quanto non sia tutto oro quel che luccica.

Dovrà fare i conti con la fame, la sete e la povertà, dovrà acuire il suo intuito al fine di riconoscere con anticipo coloro che non hanno buone intenzioni e dovrà piegarsi più volte al volere altrui, anche se controvoglia, cercando di nascondere l'incalzante desiderio di ribellarsi che scalcia nel suo petto.

“Ti sbrighi?” mi urlò la padrona, affacciandosi all'uscio.
Quanto avrei voluto picchiarla in faccia con la vanga fino ad incassarle il naso e lasciarla lì, ancora mezza viva, in balìa di corvi e ratti!
Invece, feci quello che mi era stato ordinato: mi sbrigai.

Questo libro non poteva avere titolo migliore e più azzeccato, è la parola che racchiude esattamente quello che è il fulcro di questo romanzo: il sacrificio di Rya.

La protagonista in “Sacrifice” non assomiglia più alla ragazza viziata e ingenua del libro precedente, ora è cresciuta, maturata ed il suo cuore si è indurito, non tanto per scelta quanto più per mancanza di alternative. Rya è una donna forte che, nonostante tutto quello che è costretta a passare e subire, non molla mai, anche quando la tentazione è estremamente forte.

Bisogna ammettere però che un ruolo cruciale in questa costante determinazione di Rya lo ha Roxile, una bimba che la protagonista incontra durante il suo percorso e con la quale stabilisce un legame così profondo e radicato in poco tempo, da voler lottare per lei, oltre che per sé stessa.

Nel corso del suo viaggio, Rya, farà numerosi incontri: alcuni contribuiranno a far diventare il suo cuore di pietra mentre altri, invece, la faranno sentire a casa. A prescindere da tutto, nell'anima della protagonista rimarrà sempre una piccola e flebile fiamma che continuerà a scaldare il ricordo di Nemi, nella speranza di rivederlo e riabbracciarlo.

Lo stile di questo romanzo è impeccabile, proprio come il precedente. L'autrice è così brava da tenere incollato il lettore ad ogni pagina alimentando la sua curiosità capitolo dopo capitolo.

“Sacrifice” è il libro di Rya, per Rya. Non si può fare a meno di notare l'evoluzione del personaggio sotto molteplici aspetti, in particolare quello mentale e psicologico. La protagonista muterà completamente modo di pensare, aprirà definitivamente gli occhi e soprattutto inizierà ad agire.
Ora è sola con sé stessa, non può contare su nessuno, né su Alsisia, né su Nemi, se vorrà salvarsi dovrà farlo con le proprie forze. A questo proposito, il fatto che la protagonista cada in un baratro, nel buio più profondo e che arrivi quasi ad una strada di non ritorno, non solo la farà cambiare, ma le farà anche rendere conto di quando in realtà lei sia diversa dalla sorella.
In questo secondo volume della serie avviene infatti uno step nell'evoluzione del rapporto tra Rya e Alsisia.

Come l'autrice ci aveva già fatto notare, la protagonista è stata un po' l'ombra della sorella sin da quando era piccola: non le ha mai disobbedito e ha sempre preso le parole che uscivano dalle sue labbra come uniche ed universalmente vere. Facendo esperienza con la “vera realtà”, entrando a contatto con ambienti sociali e prospettive di vita completamente differenti da quelli solitamente da lei conosciuti, Rya si renderà conto di quante cose o credenze condivise fino a quel momento con la sorella non fossero altro che errate.

Inoltre, a causa della lontananza, della solitudine e della mancata presenza inconsciamente opprimente di Alsisia e di suo cugino, la protagonista riscoprirà una nuova sé, una donna sinceramente diversa rispetto a prima e soprattutto realmente in antitesi con la figura della sorella. Possiamo affermare quindi che, in “Sacrifice”, avviene un piccolo ma importante cambiamento nel loro rapporto.

Si appoggiò a me, facendo aderire il suo fianco al mio. Aveva un'espressione sognante. “Adoro l'estate. Anche tu, vero? È sempre stata la nostra stagione preferita.”
Fissai la città oltre la coltre grigia.
“Io la detesto.”

Il finale di questo romanzo è molto aperto e insinua nel lettore non solo infiniti dubbi, ma anche la voglia di saperne di più. L'unica piccola pecca, a mio parere, è stata la totale assenza di Nemi all'interno delle vicende e, anche se comprendo che l'autrice abbia avuto le sue buone ragioni, ne ho personalmente sentito la mancanza. Il suo è un personaggio “ingombrante”, presente, tormentato e travolgente e la sua "scomparsa" si è percepita notevolmente. Posso solo sperare di ritrovarlo in “Deception”, terzo volume della quadrilogia.

“Amore, Rya... ti sbagli.”
“Su cosa?”
“Nemi è morto, gioia mia. Non esiste nessun Nemi.”

Molto intrigante sarà invece il personaggio di Niken, che abbiamo già iniziato a conoscere in “Fracture” e di cui il lettore scoprirà in “Sacrifice” qualche ulteriore dettaglio al riguardo.

Barbara Bolzan ha uno stile magico, travolgente ed intrigante, un mix perfetto ed imperdibile!

Cosa state aspettando ad iniziare questa serie? È spettacolare, unica ed indimenticabile!
Posso solo sperare che vi coinvolga ed appassioni proprio come ha fatto con me.